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che eglino venivano comandati, per servire Dio; e che siccome i Tartari non erano disubbidienti, nel lasciare i loro padri, per venire in Cina, così essi per propagare la loro Religione. Ciò che detto in presenza d’un Mandarino Tartaro; si disse, con applauso, che i Padri aveano ragione. Acciò non s’impedisse il suo servigio, se venisse in mente a’ soldati Tartari, di voler rimanere appresso i sepolcri de’ genitori; ordinò l’Imperadore, che se ne bruciassero i corpi, e si portassero da’ figli le ceneri in Pekin, per fare poscia ivi le loro cerimonie.

Dalla medesima venerazione, che i figli continuano a’ loro Padri dopo morte, nasce come un’obbligazione di tener una tabella in casa, dove siano scritti i nomi del Padre, Avo, e Bisavo: e avanti di essa bruciar vari odori, e di quelle corde, fatte di scorze d’alberi peste, che dicemmo di sopra. Morendo il padre, si toglie il bisavolo, e si pone in sua vece il padre, sottentrando l’avo in luogo del bisavo; e così si continua per sempre. Costume, che non si può togliere a’ medesimi Cristiani Cinesi; onde sono insorte gravissime differenze fra’ Padri della Compagnia di Giesù, che difendono


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