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332 Giro del Mondo

lunghe uno e mezzo. I cibi vengono in piatti d’oro, d’argento, e di porcellana; tovaglie però non ne usano, ma deschi i lucidi, e mondissimi, tinti d’una vernice, mescolata con vaghi colori. Oltreacciò non si servono di tovagliolini, nè di coltelli, nè di forchette, nè di cucchiari; nè costumano di lavarsi le mani prima, o dopo mangiare; perciocchè amantissimi della pulitezza, mai cosa niuna, di quante lor se ne presentano a tavola, toccano colle mani, o dita, ma per recarsela in bocca, adoprano due bastoncelli (d’avorio, d’ebano, o d’altro legno prezioso) sottili, e lunghi presso a un palmo e più: l’uno fermo sul dito anulare della destra; e l’altro mobile, che si muove coll’Indice, e dito di mezzo; e vi mangiano sì destramente, che colgono sino a un granel di riso (al contrario de’ nostri Europei, che vi patiscon molto, prima che vi si avvezzino), e quanto a’ coltelli non ve ne ha di bisogno, perche tutto si porta trinciato in minutissimi bocconcelli. Vanno sempre insieme vivande di carne, e di pesce (per dilettare colla varietà) isquisitamente condite; e più tosto in numero molte, e in qualità diverse, che in quantità assai: onde anche le ciotole (che


così