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322 Giro del Mondo

dinaria, ed eroica. Questa nazione fa tanta, e sì gran stima di questo Filosofo, che benche ella non lo tenga per uno de’ suoi Dij, (anzi prenda ad ingiuria, che sia riputato tale) l’onora nondimeno con assai più cerimonie, che gli stessi Idoli, o Pagodi: dandogli dopo morte titoli, ch’egli giammai non potè ottenere in vita; come Sû vâm, cioè Re senza comando, senza scettro, e senza corona; e pietra preziosa senza alcun lume: volendo con ciò significare, ch’egli avea tutte le qualità necessarie per esser Re, e Imperadore, ma che il Cielo gli fu contrario.

Potrebbonsi fare molti volumi delle cortesie, e cerimonie de’ Cinesi. Hanno essi un libro, che n’esplica più di tre mila; ed è ciò una gran maraviglia, di vedere, quanto appuntino le osservino. Nelle nozze, esequie, visite, e banchetti, il padrone della casa, benche fusse gran Signore, e di maggior dignità di qualunque de’ convitati; dà nonpertanto il primo luogo a’ più vecchi; questi lo cedono a quelli, che vengono da lontano, e tutti a gli stranieri. Quando un’Ambasciadore arriva, dal giorno dopo accettata la sua ambasceria, sino ch’esce dalla


Cina,