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carattere (di cui grandemente si pregiano) s’incolla la carta, ch’è sottilissima, e trasparente, su d’una tavola di pero, o di melo, piana, e liscia quanto mai far si possa, però colia scrittura inverso la tavola, acciò imprimendosi, vengano poi le lettere per dritto. Indi con un coltellino, o scalpello s’intagliano i caratteri, in modo che le loro linee restino elevate, e’l legno d’intorno più basso; nella stessa maniera, che fra di noi s’intagliano le figure in legno, per istamparle. Nè in ciò fare abbisogna gran fatica, e gran tempo; anzi se ne giunge a capo assai più tosto, che con gli Stampatori nostri, tra’l comporre, e’l correggere. Il prezzo dell’intaglio è cosi vile, che con poco danajo si stampano volumi. Compiuta la stampa, le forme ritornano all’Aurore del libro, perche le tavole son sue, ed egli ha pagato l’Intagliatore.

E’ in qualche uso ancora lo stampare in pietra, però tutto all’opposito dell’altro: imperocchè la figura de’ caratteri si scava, e’l piano della pietra riman superiore; e perciò data la tinta sulla pietra, quando si preme in torchio, il campo della carta vien nero, e i caratteri bianchi; bisogna però, che questi siano grandicel-


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