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Del Gemelli. 287

Cinese però pronuncia bene il tutto, con somma faciltà, senza sapere che siano tuoni, o accenti; che non sono conosciuti, che da’ letterati.

Non potrà di ciò dubbitarsi, quante volte si voglia por mente, che i Padri Missionarj, che vanno in Cina, coll’applicazione di due anni, predicano, confessano, e compongono in quella lingua, come se fusse loro propria; quantunque vadano in quelle parti gli avanzati in età: onde hanno composti, e stampati moltissimi libri, che sono ammirati, e stimati da’ medesimi Cinesi.

Se coloro, i quali inventano meglio, e più prontamente, hanno l’ingegno più elevato degli altri, denno i Cinesi essere all’altre nazioni anteposti; poiche sono stati i primi inventori dello scrivere, della carta, della stampa, della polvere, della porcellana fina, e d’altre varie cose. Se mancano loro molte scienze, ciò è nato dal non aver avuta comunicazione con altri popoli; ma contuttociò sono consumati nella moral Filosofia, alla quale s’applicano molto; e per la sublimità dell’ingegno, intendono facilmente i libri, composti da’ Missionarj, di sottili, e difficili quistioni matematiche, filosofiche, e teologiche.


Qual