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212 Giro del Mondo

di Kitai: come il Regno di Sciahamalaha, il Regno di Tumet, o Tibet, e quello d’Usanguè; ma questi avendo corrotta la parola Kitai il chiamano Catai: e i Mercatanti, che vengon dall’Indostan, Catajo; dal che comprendesi chiaramente, ch’il Regno del Catajo, di cui ragiona il Padre Andrada dentro la Relazione del Tibet, non è altro, che la Cina: e che la parola Cataio, et Hara Kitai sia il medesimo. Benchè il Baudrand, et altri vogliano esser il Catay un de’ Regni della gran Tartaria detto, Seri dagli antichi, e disteso verso Oriente fra la Tartaria Imperiale a Borea, e la Cina ad Austro, e la Turchestania all’Occaso: il qual dicesi ancor da lui Kara Cathai, dove son gli Scithi Alani nella Scithia dentro il monte Imao. Ma pur la Cina potè esser detta Catay da’ Cataini Tartari, che l’occuparono insieme co’ Niucani vicini. I Tartari Orientali non l’han trattata con miglior nome, chiamandola Nica corum, o Regno di Barbari; benche al presente, ch’eglino vi si sono stabiliti, e ne sono i Padroni, la chiamino Tulimpa corum, o Regno del mezzo.

Questo vasto Imperio è posto quasi all’ultime estremità dell’Asia dalla parte


d’Orien-