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buon governo di Vostra Maestà; ed al presente han cura della matematica: ed in tempo della Guerra con tutta cura ferono istrumenti militari, e pezzi d’artiglieria: e mandati a’ Moscoviti con somma lealtà ripresero, e trassero a fine il trattato. Il merito fù molto; gli Europei, che vivon quì in ciascuna Provincia, non han vizj nè animo di perturbare il Comune, nè tampoco con dottrina falsa traggono gli altri, ne con bugie ingannevoli muovono ribellioni. Se a’ Tempj de’ Bonzi si permette, che ciascun vada per le sue adorzioni agli Europei, i quali non fan cosa contro le leggi, per lo contrario proibirlo, par che non convenga. Veramente è necessario, che le Chiese d’ogni luogo, come prima, si conservino: ed a ciascuno, che in quelle entra a far riverenza, non conviene vietarlo, ma gli si permetta andarvi come gli piace. Attendiamo il dì, che venga l’ordine di V. M. perche si possa pubblicare in quella Corte, e sua Provincia; mentre noi altri Consiglieri de’ Riti non osiamo usurparci questa autorità, ma con tutta riverenza facciamo relazione, e supplichiamo per l’ordine di V. M.

Il Re s’uniformò con la consulta: e i Padri furono a rendergliene le grazie. Si pubblicò il decreto, e’l V. Re con suo dispiacere per ordine dell’Imperadore rifece loro i danni, aprì le Chiese, e resti-


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