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Del Gemelli. 165

chiaman interiore: l’altra esteriore acconcia ad ingannare il volgo, e gl’ignoranti. La prima, sicome dissi, abbracciarono i Letterati, che ripongon tutta la lor felicità, e beatitudine in questa vita, possedendo molte ricchezze, e godendo di più donne, e comandando a’ popoli; poiche danno la mortalità dell’anima. In tanto che mi narrarono alcuni Padri Spagnuolj missionari di S. Francesco, che in occasione di disputa alcuni Mandarini non si vergognaron di confessar, e che non crede vano nè a Dio, nè a gl’Idoli, ma al loro Confusio: mentre stimano, che oprando bene, Iddio gli guiderdoni in questa vita, ed oprando male, quì ancor gli gastighi. Se talvolta agl’Idoli fabbricano Pagodi, o sacrificano, è ciò per fine di solo interesse, per ottener il loro intendimento: il quale se mai loro fallisce, tosto lasciano in abbandono Pagodi, e trascinano per terra gl’Idoli, gastigandogli come ingrati, che non corrispondano al beneficio. Questo Maestro delle due narrate sette vogliono, che sia stato un Regolo, chiamato Sân-Vuan, e sua Madre Mô-gê-fû-giû: che per infinità d’apparenti miracoli traevasi la venerazion de’ popoli, e pretendeva esser


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