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164 Giro del Mondo

mento di Cristo l’Imperadore Mim-tì, della quinta famiglia Han XVII. A costui si rappresentò in sogno la specie d’un Eroe santo: e persuaso anche dalle parole di Confusio, che vi fosse in Occidente un’uomo giusto, non potendovi andar di persona, vi mandò Ambasciadori çaicim, e çiukim in suo nome, per ritrovar l’uomo santo, con la santa legge. Costoro giunti in una Isola, che non era guari lontana al mar rosso, non avendo animo d’andar più oltre, ne riportaron un’Idolo, e statua d’uomo, Foc detto, (ch’era stato 500. anni prima di Confusio nell’India) come anche l’esecrabile sua Religione recaron nella Cina. Felici, e benemeriti della lor patria, se in vece di tal peste, la salutar dottrina di Cristo, che nel medesimo tempo da S. Tomaso Apostolo era predicata nell’Indie, avessero appresa.

I Cinesi dunque inchinando a tali pestifere dottrine, a poco a poco si rilasciaron dalla men empia de’ loro maggiori: e in fine in dispregio d’ogni Religione son caduti nel vero atheismo. Doppia dottrina lasciò questo maestro d’Idolatria: una che di tutte le cose il principio, e’l fine sia il nulla: di cui i seguaci son Athei: e la


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