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Del Gemelli. 157

revole. Recitano corone, lasciando scorrere un grano ogni volta, che dicono Menipe salva a noi. Per malizia, e frode del demonio usasi in quel Regno di Barantula, come in quello di Tanguth un’esecrando, ed orribil costume: eliggono un Ragazzo ben robusto, a chi dan potestà in alcuni tempi dell’anno d’uccider con l’armi, che porta, chiunque egli incontra, di qualunque sesso, o condizion quello sia: a’quali uccisi eglino poi stimando, che abbiano conseguito felicissimo stato, siccome consegrati alla Dea Menipe, prestano eterni onori. Il fanciullo armato d’arco, frecce, scimitarra, e carico di bandiere per trofeo, in alcun tempo ossesso dal demonio (a cui è consecrato) va fuor di casa, come un furioso, e scorrendo per le piazze, e strade, ammazza chi gli si sa all’incontro, senza poterglisi far niuna resistenza; il chiamano in lingua del paese Buth, cioè a dire uccisore.

Oltre a ciò s’è avanzata sì fattamente la Religion Maomettana de’ Tartari, dalla gran Tartaria venuti a stabilirsi nella Cina, che mi raccontò il P. Grimaldi esservene due milioni di persone che quella professano. Entrarono quelli per la


Tar-