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148 | Giro del Mondo |
Andai Giovedì 17. da’ Padri Gesuiti Francesi: e mi avvisarono, che per lo dì seguente l’Imperadore passava al suddetto casino: e che io ben poteva veder l’uscita per dentro la lor casa, o da presso a quella.
Venerdì 18. per un loro fameglio fui condotto a veder il maestoso accompagnamento, che dopo un’ora di Sole cominciò. S’incaminarono avanti intorno a due mila Soldati, e domestici: a’ quali appresso seguivan le donne in calessi chiusi al numero di 20. Poi veniva il Re accompagnato da’ Principi del sangue, e da’ Mandarini. Andava egli a cavallo, vestito semplicemente d’una veste a color d’oro, ricamata con draghi per tutto, spezialmente nel petto, dove se ne vedevan due ben grandi. Portava una gioja nel Mauso, o cappello Tartaresco.
Suole alle volte uscir l’Imperadore in sedia portata da 32. persone, che ingegnosamente ne vengon tutti egualmente caricati: oltre a quattro altri, che quella sostengono per ogni lato. Veramente mi parve molto magnifica tal’uscita; ma io giudico far cosa grata a chi legge, proponendogli qui la descrizion con la figura d’una uscita più solenne, che suol fare
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