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Del Gemelli. 139

devono. Quindi rizzato si pone dal lato d’Oriente, e alzando di nuovo la voce, dice a coloro Pài-pann, cioè a dire, ponetevi ad ordine: e cosi tosto ciascuno si rassetta la veste, e si compone nella persona. Allora egli siegue a dire: Scivèn-xin, cioè rivolgetevi: ed eglino si volgon di fronte verso la Sala Imperiale: poi egli impone loro, che si pongan di ginocchio: poi dice Kèù-tèù, cioè a dire, toccate la terra con la testa: e così eglino stanno, finchè colui lor dice, Kilâi, cioè, levatevi. Appreso dice Yè, cioè a dire, mettete le braccia in arco, unendo le mani, elevandole fin sulla testa: poi, bassatele fino al ginocchio. La qual cosa fatta, di nuovo egli dice loro: Rimettetevi, come stavate sul principio; perocchè la lettera Yè, sola significa questa sorte di riverenza. Così fatta tre volte cotal ceremonia, si pongon tutti ginocchioni: ed all’ora egli grida Kèù-tèù, toccate la testa a terra: Tsài-kèù tèù, toccatela la seconda volta: Yèù-kèù tèù, toccatela la terza: Ed eglino quando le due prime volte ciò fanno, dicono con bassa voce, Vàn sui, cioè a dire, diece mila anni: ma la terza volta dicono Vàn sui, vàn-vàn-sui, diece mila anni, diece migliaja di mi-


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