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Del Gemelli. 137

peradrice convita a tavola l’Imperadore, e gli altri tutti, che quivi sono: mangiando l’Imperadore in un desco a parte, sopra il suo Trono. Narro ciò per relazione; perciò che tal funzione non si può vedere.

Simil dimostranza son obligati a far tutti i Principi, e Mandarini, che si trovano alla Corte nel primo, 15. e 25. d’ogni Luna; unendosi intorno a cinque mila nelle logge, sale, e camere, che sono a’ lati del cortile, ch’è innanzi la porta del Mezzodì. Sono riccamente vestiti, ma differentemente, secondo le loro dignità, per la diversità delle belve, ed uccelli ricamati nelle lor vesti. Sul far del giorno partesi l’Imperadore dall’undecimo appartamento, dove egli suol dimorare; e in una sedia portata da sedici Eunuchi vien nella sala, e si pone a sedere sopra un ricco trono alzatovi nel mezzo. All’ora un’Eunuco si pone di ginocchio avanti la porta, e dice Faluni; cioè, che il Cielo scarichi i suoi tuoni: ed in un subito si tocca la campana, e i timpani, e’l gran tamburo del palagio, con suono ancor di trombe, e d’altri strumenti: aprendosi nel medesimo tempo le porte tutte, fuor che quelle di mezzo.

E mentre continua cotal rumore, si


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