Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/132

108 Giro del Mondo

gior di Kinceu. Posammo la notte dopo 33. miglia di viaggio in Fuciany: ove era sopra la porta una cappelluccia fatta all’Idolo protettore della Città: la qual cosa usano a fare i Cinesi in tutte l’altre loro Città.

Mercoledì 2. ben di mattino passammo un ponte di pietra posto sopra il fiume della Villa di Scialè cevà. Appresso vedemmo la Villa dì Scienghenà murata di terra, e poco abitata. Dopo la quale passammo in scafa (per esser caduto il ponte) il rapido fiume della Villa di Tangaxià: e rimanemmo a desinare in quella di Sciankelin. Partimmo poi per la Città dì Xochienfu, la quale ha poche case comprese in due strade: e’l resto tutto è campo, e case abbattute; e’l suo circuito è di quattro miglia in quadro; ma solo il lato del Norte è finito di mattoni, essendo gli altri tre di terra rialzata.

Nell’uscir che feci da quella Città, incontrai una procession d’idolatri. Precedevano più banderole portate da uomini, e da donne, in cui eran dipinti draghi, pantere, e basilischi; due tamburini di bronzo si battevano da due ragazzi: e una tromba appresso sonavasi da un’uomo in suon lugubre. In una sedia era


por-