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sei pollici, e mezzo. Il suo peso, con comprendervi ancora quello del manico, per quanto mi fu detto, e mi sembrò vero, poteva esser di cinquanta mila libbre, altrettanto più di quello della tanto famosa campana d’Erfort, la qual dice il P. Kirker, che sia la maggior campana del Mondo. Mi raccontavan coloro, che era ben’antica, più da trecento anni addietro: e che essendo caduta a terra, non si eran poi curati più di riporla in alto per uso di sonarla.

Presso al narrato Ciun-leu è un quadrato di fabbriche sopra 3. gradi volte, in cui è alzata una sala, o loggia con sei porte all’intorno. Dentro vi è una pietra nera con iscrizione (chiamasi Culeu, ed era sostenuta da un grande animale) in lode dell’Imperador regniante, fatta dalla Città per gratitudine de’ beneficii ricevuti dalla magnificenza di lui, in due volte, ch’egli vi passò; essendogli uscite incontro 800. m. persone.

Passai appresso a veder il luogo de’ Matematici, dove si facevano l’osservazioni, in tempo che la Sede Imperiale era in Nankin, e Yonlo non ancor l’avea trasferita in Pekin. Questo è sopra un’alto monte a modo di galena, o di log-


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