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Del Gemelli. 83

gio, che tengono de’ fanti, è acconcio, ma non soverchio: il giardino è vago assai, e ben coltivato di piante, e d’erbe; poiche vi sono uve, pesche, poma, mele granate, castagne, e quantità di fichi neri, e bianchi, di assai buon sapore; avendone io mangiato quivi a bastanza dopo la privazion di due anni; perche nella Cina ne uve, ne fichi si trovano, fuor solamente che nelle Case de’ PP. Missionarj, non curandosene troppo i Cinesi per lo diletto maggiore, che sentono nell’altre loro frutta. Nel medesimo giardino è una peschiera di ottimi pesci, i quali sol vivono d’erbe, che lor si danno. I PP. Gesuiti tengono in Pekin una buona Chiesa: in cui, mentre io passai, era un Padre Siciliano, ed un’altro Cinese.

Giovedì 13. postomi la mattina in sedia, andai a veder due maravigliose campane: una stiva nel Ciun leu caduta a terra dal gran suo peso: la sua altezza era d’undeci piedi: il maggior suo diametro di sette, compresavi ancor la grossezza delle labbra: la circonferenza di fuora era di 22. piedi, la qual s’andava ristrignendo alquanto fino al mezzo dell’altezza, dove poi quella di nuovo si rienfiava. Era la grossezza del metallo di


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