Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/301


Del Gemelli. 255

digj operati in vita, col mezzo d’una scimia, che con un salto passò il Mare, e bruciato il palagio di Rhevan, con un’altro salto lo ripassò; sopra di che narrano una lunga, e tediosa favola. Annoverano anche fra le Dee Malachiche, la quale dicono, che giammai non negò il suo corpo a chiunque ne la richiedesse; appunto come se avesse fatta una gran penitenza: e nella stessa guisa un’uomo detto Cunsunù, perche mentre visse, godè di 16. mila femmine.

Credono alcuni di loro, che vi siano i Campi Elisi; e che per arrivarvi, bisogna passare un fiume, simile allo Stige, o Acheronte degli antichi; dove hanno a prendere nuovi corpi. Altri tengono, che il Mondo finirà ben presto, dopo di che essi hanno a ritornare in vita, e passare in una nuova Terra. Tutti stimano, che vi sia un solo Dio, che ha mille braccia, mille occhi, ed altrettanti piedi; non potendo meglio esplicare l’opinione, che hanno della sua onnipotenza. Dicono, che tengono quattro libri, mandati loro da Dio, sono già più di sei mila anni, per mezzo del lor Profeta Ram; de’ quali libri due ne son chiusi, e due aperti: ma che questi non ponno leggersi,


se