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Del Gemelli. | 137 |
ne a farmi vedere un’orologio di nuova invenzione. Egli si era una ruota pendente da due fila ligate all’asse; e in mezzo a due legni movendosi regolatamente (per alcuno ingegno postovi dentro) segnava l’ore.
CAPITOLO OTTAVO.
Descrizione della Colonia di Zulfa, e de’ riti
sacri degli Armeni.
Ulfa, Sulfa, o Giolfa è vicina al Casale de’ Gori, e lontana due miglia e mezzo da Ispahan, dalla quale è separata per lo fiume Sanderù. Ella è una nuova Colonia d’Armeni, che lasciata l’antica dello stesso nome, quivi si stabilirono per comandamento di Scia-Abas il Grande, allora che più fremevano le guerre fra’ Persiani, e’ Turchi. La sua lunghezza è di tre miglia, il circuito di nove, per gli grandi giardini che contiene; onde più tosto selva, che Città rassembra a gli occhi de’ riguardanti. Le sue case sono belle al di dentro, avvegnache fangose al di fuori: le strade assai più pulite, e diritte di quelle d’Ispahan, con lunghe file d’alti Cinar a’ la-
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