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442 Giro del Mondo

dar loro una piastra per tornergli dinanzi. Per tutte queste campagne si vedeano bellissimi tulipani selvaggi, che sarebbono molto stimati in Europa.

Restammo in fin la sera in Misinghirt, Casale posto in una Valle appiè d’una rocca, sulla quale è un’antico, e quasi dirupato Castello. Quivi benche fussero molti Cristiani, alloggiammo nientedimeno in campagna. I naturali per truffarci anch’eglino qualche cosa, ne diedero ad intendere, che pochi giorni prima i ladri della montagna aveano rubato alcuni viandanti; perloche intimoriti i Padri, ed un tal Coggìa Abram nativo d’Erivan, vollero prendere in ogni conto quattro uomini per iscorta, e difesa. Io ben conoscea, che coloro erano spie, e peggiori de’ ladri stessi, e che stavano mal forniti d’arme; ad ogni modo acciò non credessero, che io ricusava per avarizia, mi contentai di pagar la mia parte di cinque Rup, che loro si diedero; cioè un ducato e mezzo di Napoli.

Per gir più cauti, camminammo di notte, per boschi di pini, e precipitevoli montagne nidi di ladri; de’ quali due, che ne incontrammo non ebbero ardire di assalirci. Perdei io la bacchetta dello


schiop-