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438 Giro del Mondo

CAPITOLO QUINTO.

Cammino sino a Kars con pericolo di ladri.


A

Simiglianza del popolo d’Israele perseguitato da Faraone, passata la mezza notte del Martedì 18. ponemmo il piè fuggitivo fuori della Città io, il Padre Dalmazio, e’l Padre Martino Gesuiti Francesi; e’l Padre Fra Domenico da Bologna Domenicano. Era presso allo spuntar dell’Alba, quando sei miglia lontano dalla Città, ne uscirono all’incontro da una tenda le Guardie della Dogana; ma mostrata loro la licenza del Doganiere, ed un Rup (ch’è un quarto di ducato Napoletano) di regalo, ne lasciarono andare; con tutto che il mio mulattiere Giorgiano venuto a contesa con un’Armeno delle guardie, gli avesse dato molti pugni. Indi a tre miglia spaventato il mio cavallo mi scosse di sella, e cadendo mi si ruppe il teniere dello schioppo, che malamente posi in istato di servirmi per lo cammino. Il Paese, per cui viaggiammo tutto quel giorno, era piano, e simile di molto alla Puglia piana del Regno di Napoli.


At-