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434 Giro del Mondo

senza punto sbigottirmi, determinai, quando non potessi per Arzerum, tornare in Trabisonda, e di là passare in Persia per la Georgia.

Essendo andato il Venerdì 14. a udir la Messa da’ medesimi Padri Gesuiti, vidi prima partire il Fratello Manfredi, e poi ritornare colla risoluzione favorevole del Mussellin; quale udita dal Padre Villot, mi disse: Monsieur Gemelli, l’affare è accomodato per 25. ducati; toccheranno due zecchini di parte vostra, per passare in Persia. Avrei potuto io rispondere, che non avendomi la sera antecedente voluto comprendere nel loro trattato, avea preso altro ricapito: e che quella cortesia la mi facea per risparmiare; giacchè il Mussellin tanto volea per tre, quanto per cinque: ad ogni modo non volendo mostrarmi signoreggiato dall’interesse, dissi che avrei volentieri pagata la mia parte; ciò che con gran difficultà fece il Domenicano.

Dopo desinare il Nazar, o protettore de’ forestieri, ch’era stato avvisato dal Musseliin suo fratello, mandò a chiamare il Manfredi; e fece gran rumore, che noi non eravamo partiti. Rispose quegli, che aveamo ottenuto licenza di par-


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