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con sopraveste lunga, come la portano i nostri Seminaristi, però con collaro dietro: quella di sotto era come una sottana di Prete, ma più corta, dove teneva la Croce dell’Ordine; nel rimanente era vestito di nero alla francese. Finita la funzione, l’accompagnarono i Gran Croci, e Cavalieri. Mi riferirono, che il Gran Maestro inchini molto alla caccia, e a darsi buon tempo, come è il genio de’ Francesi, portandosi di continuo nel suo boschetto. Chiamasi egli Adriano Vuignacourt, la sia statura è ordinaria, l’aspetto spiritoso, e robusto quantunque di 76. anni: il suo confidente si è Filippo Carlo Fredac Gran Priore d’Ungheria, che di continuo tiene a sua tavola, insieme col Gran Siniscalco D. Carlo Caraffa, della nobilissima Casa de’ Duchi di Bruzzano, ed un’altro Cavaliere alternativamente.

Dicono, che abbia il Gran Maestro dalla religione sei mila scudi, per lo suo piatto, venti mila di rendita, come Principe temporale, ed il compimento sino a 60. mila, dalle Commende vacanti, e Dogana.

La Chiesa di S. Giovanni è a tre navi, quella di mezzo a volta, come anche le


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