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Del Gemelli. 423

chevoli qual di polvere, qual di pietra, e qual di palle. Altri tenendo rotti, o guastii focili delle loro, venivano da me acciò gli accomodassi, e dassi loro monizione, per tema del soprastante periglio. Dalla smisurata altezza della terza montagna, scendemmo in una profonda valle (sdrucciolando sempre nelle nevi i cavalli colle some) e riposammo in una stalla nel Casale di Carvor, dopo 11. ore, e 24. m. di strada.

Dovendosi il Giovedì 6. indi non lunge, passare a guazzo il fiume Eufrate (allora molto colmo d’acque) ci contentammo meglio fare un giro di tre leghe, che esporci a tal periglio. Onde separandoci dalla Caravana, seguitati da altri pochi, andammo a passarlo su d’un ponte di pietra; vicino il quale il fiume Gerzime poco inferiore d’acque, entra nell’Eufrate o Carasù, che ivi è minore del Volturno di Capua nel Regno di Napoli. Continuammo a camminar a sinistra del medesimo, lungo il piano d’Arzerum, altre otto miglia; facendo in quella giornata dieci ore di continuo cammino, sino ai Casale di Teurischiuch. In tutti que’ Casali era allora una persona destinata dal Caragiere, per riscuotere da tutti i


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