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420 | Giro del Mondo |
Venne la sera un Chiaùs, che andava sollecitando le Truppe Asiatiche alla marcia; perche elleno s’incamminavano lentamente, per trovarsi in Belgrado al fine, non al principio della campagna. Ciò diede a noi un travaglio considerabile, perche di mezza notte fece prendere due de’ nostri cavalli per servirsene; e la mattina ci trovammo bene imbarazzati, mentre la Caravana partiva, ed altri cavalli nel Casale non si trovavano. Per non restare adunque preda di ladri e Giannizzeri, le mezze some le facemmo intiere, restando un cavallo libero, per montarci a vicenda tutto il giorno; e così si compensò l’allegrezza della sera antecedente di Domenica 2. in cui avevamo cenato allegramente, e passato una buona notte; in ricordanza della persecuzione patita, nell’istesso giorno due anni prima, da’ Padri Gesuiti in Arzerum, e Trabisonda, siccome è detto di sopra.
Ad ogni modo l’un l’altro incoraggiandoci il Lunedì 3. ripigliammo da pellegrini il cammino, seguendo la Caravana per paese piano, e ben coltivato. I PP. Gesuiti non vollero servirsi del cavallo, ma da Apostoli fecero tutta la
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