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418 Giro del Mondo

quanto si fà in casa, e fare maggior male se si vuole. Nella medesima albergano le bestie, e gli uomini insieme; onde convenne mal mio grado star quella notte con quei comodi, che porta seco una tal conversazione.

Mi piacque oltremodo in questi paesi una fornace, o forno per cuocervi il pane, e per altri usi. Fanno nel terreno un fosso profondo tre palmi, incrustato di semplice loto, con un picciolo forame per esalarne la fiamma. Ivi fatto fuoco con legna, pongono un ferro fisso a traverso della bocca, sopra del quale ne sta un’altro mobile, fatto in modo, che vi ponno stare sopra 5. pentole a bollire; questo gira all’intorno, per maggior comodo di chi attende alla cucina. Tolte le pentole di sopra, e’l fuoco di sotto, e ben netto il forno dalle ceneri, vi si pone la pasta non fermentata all’uso di Levante; ed in tal guisa si cuoce in brieve il pane, o più tosto focaccia, gratissima al palato de’ Maomettani. Dopo di ciò serve per imbandirvi su la mensa, e starvi caldi i convitati, senza bisogno d’altro fuoco. Quindi chiuso il forame, se ne avvagliono per tenervi calde le vivande, in caso che sopraggiungessero forestieri.


Es-