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328 Giro del Mondo


Vicino all’Esquì-odolar, o strada di Cesede-bascì entrai a vedere la Moschea Scesade-giamisì, fatta per ordine d’un figlio di Sultano. All’intorno della medesima è una bella piazza, con più fabbriche per uso degl’Imam; dalla quale per tre porte si passa alla seconda piazza, o chiostro, dove sono all’intorno sedeci colonne di marmo, che sostengono 22. cupole, coperte al di fuori di piombo. Nel mezzo vi è una bella fontana, il tetto della quale è sostenuto da colonnette di marmo.

Per tre porte si entra nella Moschea, dove la cupola è situata sopra quattro grossi pilastri; nel rimanente, vi sono gli stessi palchi, tappeti, e lampane, che nelle altre. Dopo avervi veduto un sepolcro, che mi dissero essere d’Ibraim Bassà, uscii fuori; e vedendone altri per via, la curiosità m’indusse ad entrar di nuovo nella prima piazza; nella quale osservai in una cappella due tombe di Sultani con egretti nel turbante, posti sotto dosselli di seta alla maniera Turchesca. Volendo poi uscir fuori per entrare negli altri, incontrai un Giannizzero, che mi chiamò; ma io dubbitando di essere rubato, essendo in


luo-