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Del Gemelli. 319

suno, nettampoco degli Ambasciadori delle Corone, a’ quali avea fatto intendere, che avrebbe gastigato ogni minimo fallo della lor famiglia. In particolare l’Ambasciador d’Olanda, ch’è molto inchinato alla caccia de’ faggiani (che sono in Belgrado, sei miglia distante) fu avvertito, che se vi ritornava più, quegli lo farebbe impiccare avanti la porta: lo predicavano perciò per lo più terribile uomo, che fusse al Mondo. Or io per sì fatta cagione pregai il Consolo di Francia mi dasse qualche Giannizzero per accompagnarmi: ma egli ricusò, dicendo, che l’avria posto a mal partito; perche il Caimecan avrebbe offesa la nazione con qualche affronto, che mi avesse a fare; e che facessi a meno di andar a Costantinopoli, perche senza dubbio sarei stato catorato. Nulla però di manco, andando io camminando il Mondo per vedere, non mi pareva di dovere lasciare una delle prime Città d’Europa; onde nulla curando de’ suoi avvertimenti, con tutta la vicinanza del periglio, andava ogni giorno in Costantinopoli.

L’Ambasciadore però di Francia attualmente si affaticava, a far privare il Caimecan della carica; ma vi ritrovava


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