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Del Gemelli. 303


Nel ritorno trovai, sulla fine del detto Casale, un superbo palagio vicino al lido, col tetto coperto tutto di piombo, e con vistose loggie sul mare. Quivi vicino era anche un serraglio del G. Signore, fabbricato per Sultan Memet, il quale vi veniva alle volte a diporto; però non abitandovi di presente nissuno della Corte, va in ruina. Entratovi, trovai lungo il canale una confusione di molti appartamenti buona parte di legno, e senza veruna architettura, ed ordine: pochi passi lontano v’è un gran giardino senza mura; e più sopra un bel palco da cipressi circondato, con una loggia nel mezzo.

Finito ch’ebbi di vedere questo Casale, passai nell’altro detto Fondocli, che non ha nessuna magnificenza; sebbene le case, che sono lungo il canale, godano della di lui vista, e della comodità della pescagione, di cui abbonda molto tutto quel tratto; onde è che tanto a vil prezzo e il pesce in Costantinopoli, che si compra il Tonno, che si truova in tutto l’anno) a un grano la libra della moneta di Napoli; e un’anguilla di otto libre di pelo si averà per tre carlini; e per cinque tornesi cento grosse ostriche; non facendo i Turchi gran caso del pesce. Da questo Casale


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