Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/32

8 Giro del Mondo

mente dalla stracchezza.

Considerando poi fra me stesso i non pensati pericoli, e i varj accidenti, che in sì lunga peregrinazione poteano avvenirmi; il Sabato 4. feci testamento chiuso: e la Domenica 5. dopo essermi confessato, ricevei indegnamente il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia; pregando il Signore, che coll’aiuto della sua divina grazie, facesse venirmi a fine del mio desiderio, in sì malagevole impresa. Non starò io quì a far menzione de’ teneri abbracciamenti, e delle lagrime, con cui mi licenziai da mio Fratello, per l’incertezza d’avere a rivederci mai più in vita. Per non accrescere la sua mestizia, gli dissi, che avea in pensiero di passare solamente in Terra Santa, ed indi far quanto prima ritorno; quando io aveva fermamente deliberato di non fermarmi, se non dopo aver calpestato il suolo dell’Imperio Cinese; e presa, con gli occhi esperienza, delle tante favole, che inorpellate di poche verità, se ne narrano.

Mi posi adunque in cammino il Lunedì 6. per imbarcarmi in Palmi, dove fatte 12. miglia, giunsi prima di mezzo dì; e fui ospiziato lautamente da Giovanni


d’Aqui-