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ed esce dal serraglio; e sopra tutto prende cura, che non vi s’introduca vino. Tutto questo gran numero di persone (che sarà alle volte di 10. m. secondo l’inchinazione del Sultano; però di presente non saranno più che 3. m.) come s’è detto, è di figliuoli nati di padre e madre Cristiana, presi in guerra, o tolti a forza dalle braccia de’ genitori nelle Provincie di conquista per gli Bassà, a fine di mandargli in presente al G. Signore. Costui poi fa la scelta de’ più ben fatti, per distribuirgli ne’ serragli, e fargli istruire nella legge, ed esercizj Maomettani; distinguendogli in due ordini: uno degli Azamoglanì più robusti per lo servigio, come sono i Baltagì, Halvagì, e Bustangì; l’altro più considerato degl’Iscioglani, destinati per le grandi cariche dell’Imperio: ed in questi, oltre la perfezione del corpo, si ricerca buon talento, e speranza di riuscita. Sono con gran sollecitudine, e severa disciplina allevati; passando per quattro camere, che dicono Oda, dove apprendono gli esercizj nobili convenienti a persone, che servono un sì G. Monarca, e denno avere col tempo il carattere di suoi paggi, e gentiluomini. Hanno per pedagoghi gli Eunuchi


bian-