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Del Gemelli. | 257 |
istruire i fanciulli, nutrire i poveri, e’ pazzi della Città. Oltreacciò vi si dispensano ogni settimana ad altri poveri, mille oke di riso cotto, (che montano a mille, e ottocento libre nostrali) e carne sufficiente. Lasciate le scarpe a guardare al Giudeo, entrai nella Moschea, nella quale trovai di buoni tappeti coperto il pavimento, e più di mille lampane appese nel mezzo; a destra della nicchia era un gran palco; a sinistra un’altro palchetto, ed un pergamo molto alto per la predica.
La medesima mattina di Sabato, per esser festa di S. Stefano Protomartire, andai a sentir Messa in casa dell’Ambasciador di Francia (non molto lontana dalla Moschea) il quale mi ritenne a desinar seco, insieme con un Cavalier Franceso, detto il Conte di Friol e Marchese de l’Orada; il quale ogni campagna assiste appresso il Gran Visir per la direzione delle armi, e disciplina militare.
Andai parimente la Domenica 27. a sentir Messa nella Cappella dell’Ambasciadore; e nel ritorno entrai a vedere il palagio di Carà Mustafà,(già primo Visir, strangolato dopo l’assedio di Vienna)
Parte I. | R | abi- |