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Del Gemelli. 249

vicino; luogo coperto, e sostenuto da grossi pilastri, che formano due strade nel mezzo; nelle quali sono circa 200. botteghe di ricchi mercanti, che tengono drappi d’oro, e d’argento, scimitarre, pistole, selle, morsi, staffe, e altri arnesi d’oro, e d’argento ingiojellati, per armare un Cavaliero. Queste botteghe similmente pagano due piastre a’ padroni, e mezza alla suddetta Moschea d’Eschigiamì, per donativo del gran Signore. Era quasi mezzo dì, e sentii in questo prezioso luogo risonare una dissonante musica, e corrispondervi una turba di Turchi barbaramente; di che interrogato il Giudeo, mi rispose, che si facevano le preghiere per lo Gran Signore. Contigue a questa Burza sono le botteghe degli Argentieri, ed Orefici, in una lunga strada coperta.

Dopo desinare, venuto il Giudeo a ripigliarmi, andammo nella Moschea di Vecerfalì, senza essere impediti da quattro Mullah, che vi stavano orando. Questa tiene una piazza sola, o chiostro, da cui per tre porte si entra nella Moschea, che tiene la sua galleria sostenuta all’intorno da 12. buone colonne di marmo verde; oltre sei più grosse bianche, che


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