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più in alto i Padroni, che deono provvedersi del vitto, ed apparecchiarlo. Quello bensì v’è di buono, che la mattina non si sente molestia dell’oste, come in Cristianità; perché l’alloggio è gratuito, per legato pio di Turchi defonti, in suffragio delle loro anime. Un Giannizzero però, che veniva a piedi, m’assistè in tutto quello, che mi bisognava, accomodando con stuoje il letto, e facendo fuoco tutta la notte, per riscaldare la fredda stanza; è ben vero, che io non dormii per lo tanto cicalare, e fumare, ch’egli faceva, in compagnia di tre Spay suoi amici.

Domenica 20. prima del dì, montammo di nuovo in carrozza, e camminammo per strade piane, e terreno coltivato per lo spazio di l0. m. sino al Casale d’Iuligia-Mussurmà: dopo di che entrammo fra’ monti coperti di piccioli alberi inutili. Passate 8. altre miglia ritornammo a camminare per simili pianure, e ci riposammo dopo 7. m. in Malgarà.

Questa è una Città, posta su le falde d’un monte, che sarà da 10. m. anime fra Turchi, Armeni, e Greci; al governo di cui, e di 300. Casali di sua vicinanza risiede un Bassà. Ha sette moschee coper-


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