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mente a gli atti, e alle parole si conoscea ch’era selvaggio; perche portava una barba da negromante, o più tosto da caprone nudrito fra’ bruti nel bosco.

Si fece vela il Martedì 17. tre ore prima di giorno, però con poco vento; sicchè appena passammo a mezzo di la bocca di Soma, e Forni, che s’apre fra le due Isole: rinforzandosi nondimeno sul tardi, corremmo col trinchetto sino a Scio, dove arrivammo la notte, dopo un cammino di 130. m. che si contano da Stanchio a Scio. Venuto il giorno di Mercordì 18. sbarcammo tutti, ed io sui alloggiato da’ PP. Riformati Fracescani.

Il nome di Etalia fu il primo (secondo alcuni) che avesse quest’Isola: poi fu chiamata Scios, o più tosto Scyros da una Ninfa dell’antichità. I Turchi la chiamano Salzizadaci, o Sachezada, che significa Isola del Mastice. Ella si è una delle principali dell’Arcipelago, e di quelle, che fur chiamate Cicladi; avendo dì circuito 80. miglia: riguarda da Settentrione l’Isola di Metelin, da Oriente la Natolia (dalla quale è separata per un canale di tre leghe, che s’appella Stretto di Capo bianco) e da Mezzodì l’isola di Naccaria. Gli abitato-


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