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Del Gemelli. 179

regalandomi del miglior, che produce il paese: e la sera del Venerdì 9. stando certo di avere a partire il giorno seguente, andai a dormire in casa di Monsieur Tamburin, col quale cenai, in compagnia di tutti i Francesi di sua camerata.

CAPITOLO DECIMO.

Della Religione, governo, costumi, abiti, frutta,

ed aria di Egitto.


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Rima di porre il piede fuori di Egitto, egli non sarà fuor di proposito, anzi di utilità grandissima, e diletto insieme a chi legge, se dopo le particolari notizie, io dia un saggio generale dello stato presente di quel Reame, che tante mutazioni ha patito; prima sotto il giogo de’ Faraoni, e poi di mano in mano de’ Tolomei, Romani, Agareni dell’Arabia felice, e Turchi, che di presente lo posseggono. [Atl. p. 3. in Aegyp. descript. I.]Chiamano i Cristiani del paese, l’Egitto Massr, i Turchi Missir, e’ Giudei Eretzmisraim. I suoi termini sono da Settentrione il Mar mediterraneo; da Oriente l’Arabia, e’l Mar rosso; da Mezzo dì gli Abissini, e la Nubia; da Occidente i Deserti, e’l Regno di Barca.


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