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170 Giro del Mondo

di cioccolata, e picciole divozioni: e per compimento di loro bontà, fecero celebrare due Messe, una nel Santo Sepolcro, e l’altra nel Calvario, per lo felice adempimento del mio viaggio.

Postomi adunque a cavallo fuori della porta di Bettelemme, con la scorta del mio vetturale (che ivi chiamano Muccaro) presi la strada di S. Geremia, fin dove non ebbi alcuno intoppo; ma giunto a quella montagna, due villani, che mi osservarono da lontano, volevano, ch’io ne andassi a loro. Io mi ristetti col cavallo, fin’attanto, che sopragiugnesse il Muccaro, ch’era rimaso a mangiar fichi (de’ quali, siccome di uve, olive, melagrane, ed altre frutta abbondano le montagne circonvicine) il quale essendo venuto ebbe un quarto d’ora di disputa co’ villani. Eglino vedendomi indosso un sciamberlucco di color rosso, credevano che fussi un qualche mercante carico d’albulchelb, ed avrian voluto rubarmi; siccome io, quantunque ignorante della lingua, avea conghietturato da’ loro gesti: onde non fu picciol’opra del Muccaro far credere loro, che io non portava danajo; nel mentre io mi struggeva di rabbia, vedendomi in un paese,


dove