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divenuta nera, ed inegualmente tagliata nel sasso: dalla parte d’Occidente è stata un poco aggrandita, per farvi capire i fedeli; il suolo è lastricato di marmi, e tutto il luogo generalmente spira santità, e divozione.

Dalla Chiesetta di S. Caterina si scende (per una scala oscura di 24. scaglioni, tagliata nel sasso) in una grotta, dove furono sepelliti molti di quegl’innocenti fanciulli, che fur fatti morire da Erode, con un’altare in loro onore. A sinistra è la cappella di S. Giuseppe, dove dicono, ch’egli si ritirasse nella nascita del Signore; e montando poi per dieci gradi, si entra per un’altra porta, a piè della grotta della Natività. Ritornando in dietro, sulla fine di detta scala, si entra a destra, per una porticciuola, che conduce in un sentiero cavato nel sasso, a destra del quale è il sepolcro di S. Eusebio Abate: ed entrando di nuovo in una picciola grotta a destra si truova il sepolcro di S. Girolamo; a sinistra quello di S. Paolo, e di Eustachia sua figliuola. Più oltre a destra, in un’altra stanza più grande, si vede l’Oratorio di S. Girolamo, dove tradusse la sacrata Bibbia. A sinistra della Chiesa si veggono alcune magnifiche


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