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Del Gemelli. | 121 |
mi avvertirono i Padri di andare per la porta di Damasco, acciò notassero i Turchi la mia entrata, per esiggere il tributo; poiché non era stato altre volte in Gerusalemme. V’andai adunque in compagnia d’un servidore: e non trovando niuno alla porta, passai dritto al Convento di S. Salvatore, senza impedimento alcuno; però dubitando il P. Guardiano di qualche affronto, mi persuase di ritornarvi, e mandare un Cristiano ad avvisare i Turchi, acciò venissero nel luogo destinato a scrivere il mio nome, siccome fecero.
Andai poscia in Convento, dove con molta cortesia mi ricevè il P. Guardiano. La fabbrica di questo monistero non è molto grande, nè alta, ma comoda. Nella picciola Chiesetta sono cinque altarini; tre nella parte superiore, e due appoggiati a’ pilastri, che sostengono la volta. Il pavimento è ben lastricato di marmi bianchi, e neri; ma quel che più imporra, è la medesima assai bene, e divotamente servita da 50. Frati.
CAPITOLO OTTAVO.
Si descrive Gerusalemme, e i Santi Luoghi.
Erusalemme, per l’addietro detta Salem, Solima, e Capitolina; da’
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