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affatto disabitati, ne incontravano continuamente. Sul far della notte capitarono in un luogo, dove Capo degli Arabi si era uno chiamato Giuseppe.

Essendo mancata affatto la provvisione, si fermarono a’ 23. nella Terra di Disne, e mandarono un Turco a far comprare un medino di pane; ciò che non trovandosi, si partirono digiuni. Essendo venuti per istrada alcuni Arabi a rubargli, con grida gli posero in fuga.

Giunsero quindi nella Città antica di Dandara (la terza fabbricata da Ermete Filosofo) nella quale si vedea un Tempio magnifico, con molte statue, e superbe fabbriche rovinate. Passata quella vennero in Caane, o Bericon, situata nella Tebaide media, tre miglia lontano dalla quale, aveano gli Egizj il porto per lo Mar Rosso, detto Porto dì Mare, (oggidì chiamato Choscir) dove in tempo di Faraone, si trafficava per l’Indie, e parte dell’Arabia. Restarono ivi con molto timore quella notte, perche vennero tre ladri a nuoto, e 15. per terra, ad attaccare una barca contigua alla loro; però gli tennero discosti parimente con le grida.


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