passaggio al sajo di Bellona, ed indi all’abito di peregrino; poichè avendo sì ne’ legali cimenti, come ne’ militari sperimentata troppo maligna la mia stella, pensai mutando cielo, mitigare in parte il rio influsso. E quantunque la lunga peregrinazione di varj, e disastrosi accidenti fornita, non mi abbia reso immune da’ perigli: tuttavolta meno rigida in viaggiando essi meco portata la fortuna; conciossiacosachè alla Divina Provvidenza piaciuto sia di serbarmi per testimonio delle sue mirabili opere, che nel Giro del Mondo, meglio, che in un’angolo della Terra si ammirano. Ora scampato da’