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RIASSUNTO

Dopo aver fatto conoscere, in particolare le diverse parti costituenti il piede, averle esaminate sotto i loro differenti rapporti di forma, d’estensione, di connessioni, di struttura e di proprietà, parve utile cosa ripigliare alcune considerazioni sull’azione generale di queste parti, le quali tutte tendono a comuni care alla regione digitata la solidità e la pieghevolezza di cui abbisogna.

Faremo però osservare che la regione dattilea del cavallo, essendo senza divisione e su di un piano inclinato, non trovasi per niente nelle favorevoli condizioni onde sopportare un peso considerabile e resistere a stiramenti energici. La natura riparò a questi svantaggi colla disposizione stessa delle ossa, soprattutto per la forza e moltiplicità dei legamenti; e la direzione obliqua della pastoja e della corona, tanto sfavorevole a prima vista, facilita i movimenti di projezione del corpo in avanti, e concorre grandemente ad affievolire la violenza delle percussioni. I due raggi che precedono lo zoccolo, e che non sono, per così dire, che formati da ossa e legamenti, rendono il cavallo svelto, gli comunicano la grazia, e più particolarmente la libertà di reggere il suo corpo, ora sui piedi anteriori ed ora sui posteriori. Senza la flessione della pastoja e della corona, l’animale non potrebbe mai librare tutto il peso del corpo sui membri posteriori, e si