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vessa, seminata da fori e da scissure diverse, sostiene un reticolo venoso, assai anastomotico, formato dalle vene superficiali, e vieppiù pronunciato se l’afflusso del sangue nell’interno del piede fu vivamente eccitato, e i vasi vennero più distesi dall’accumulazione di questo fluido. Questa superficie è ricoperta superiormente dalla cute, e nella sua rimanente estensione dall’ugna della parete: le sue aderenze hanno luogo primieramente col derme, per mezzo d’un tessuto laminoso, abbondante, ma denso e serrato verso il cercine, in secondo luogo collo zoccolo per mezzo del tessuto reticolare.

7.° La faccia interna, inegualmente concava e diversamente unita alle parti che ricuopre, aderisce alla porzione della membrana capsulare che occupa l’intervallo del legamento laterale anteriore al posteriore, e produce, durante la flessione del piede, un gonfiamento più o meno considerabile, al quale fa d’uopo avere riguardo quando praticasi l’ablazione della fibro-cartilagine. Una rete venosa, formata dalle vene profonde che s’inalzano dall’interno del piede, si trova accollata alla faccia interna del prolunga mento fibro-cartilaginoso; e questa rete ha per sostegno il tessuto laminoso, abbondante e denso, che intacca la cartilagine alle parti sottoposte.

Se, dopo aver fatto conoscere minutamente i diversi rapporti e connessioni dei prolungamenti del l’osso del piede, gettiamo uno sguardo sulla struttura organica di queste fibro-cartilagini, vedremo non essere la medesima in tutti i suoi punti, e su-