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in un buon pascolo, oppure è ingrassato nella stalla per essere in seguito consegnato al macello. Non è così pel cavallo, le cui spoglie sono quasi di niun valore, e non si rende utile che pei servigi resi durante la sua vita.

Le vacche da latte, le quali, come a Parigi, restano sempre rinchiuse nelle stalle, finiscono coll’avere i piedi del tutto difettosi; venendo trascurati i loro unghielli acquistano una lunghezza smisurata, divengono rugosi, si contornano su loro stessi, ed alcuni finiscono col prendere la vera conformazione del piede storto (pied-bot) del cavallo. In generale non si arreca che poca attenzione a queste sorta d’alterazioni, perchè gli animali sono destinati al macello, tosto che il dolore che risentono al piede divenga pregiudicevole alla secrezione del latte.

La lumaruola, l’arenatura, la riprensione, le punture, i chiovardi ed i fichi sono malattie del piede difalange, le più ordinarie e le più importanti a conoscersi; non sono però le sole che vi si manifestano; gli unghielli de’ buoi sono pure esposti a tutti gli accidenti cagionati dalla ferratura, ed a quasi tutte le affezioni accennate nel cavallo.

Sia per carattere, o per difetto d’abitudine, le bestie bovine non soffrono che venghino loro levati i piedi e vi resistono con tutte le loro forze: così trovasi obbligati contenerle e fissarle solidamente, allorchè havvi necessità di esplorarne i piedi, o praticarvi operazioni alquanto gravi. L’apparecchio il più sicuro ed il più speditivo per rendersi padrone d’un