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Formola per l’ungento caustico.

Prendi la metà della prima composizione, aggiungivi tre oncie di buona acqua forte (acido nitrico), e mescola il tutto a freddo, conservandolo in un vaso di terra, per venire impiegato secondo le indicazioni.

Bisogna persistere nell’uso dell’unguento essiccante, finchè la piaga sia di buona natura, e ricorrere al l’unguento caustico per combattere le escrescenze che potrebbero svilupparsi. Secondo l’autore, l’essenziale è di, stabilire, ad ogni medicazione, una buona compressione, e, per servirmi delle proprie sue e spressioni, bendare (bander) bene il tutto colle stecche.

Solleysel confuta, dietro la propria esperienza, la maniera d’operare col fuoco o coi caustici senza metodiche medicazioni. «Ogni uomo il quale vorrà, dice egli, curare un fico coi cauteri o caustici violenti, ne ritrarrà mai onorenota». Afferma che questi mezzi non procurano una radicale guarigione e rendono la malattia incurabile.

Nei soggetti nei quali rimarcasi disposizione al fungo, è necessario combatterne l’idiosincrasia. Bisogna in allora combinare la cura locale coll’amministra zione interna di polveri diuretiche amare; è anche necessario, in questi casi, stabilire dei punti di deriva- 1

  1. Le Parfait Maréchal, edizione del 1775, parte prima, p. 237.