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Vatel, già professore nella Scuola reale veterinaria d’Alfort, ha il merito d’avere pel primo chiamata l’attenzione su queste ipertrofie, che distingue sotto il nome di kéraphyllocéles, e sulle quali annunciò nel 1825, una serie d’osservazioni pratiche1. Dieci di queste osservazioni pubblicate nel Recuéil de médecine vétérinaire2, fornirono i principali materiali, coi quali abbiamo compilato questo articolo. Le escrescenze cornee, esiti di setole profonde o di pressioni esercitate da creste troppo forti o troppo serrate, erano conosciute da molto tempo, e si sapeva che il mezzo curativo consisteva unicamente nell’esportazione della porzione di muraglia che portava questi tumori: ma non avevansi nozioni particolari sopra queste produzioni nei quarti ed in mammelle. Facendo conoscere, da fatti esatti, queste produzioni, indicando soprattutto i mezzi da mettersi in opera per giungere alla scoperta di quelle che sono latenti e non s’annunciano con alcuna lesione esterna, Vatel, rese un grande servigio alla medicina veterinaria.

Lo sviluppo delle produzioni di cui trattasi proviene incontrastabilmente da un’irritazione speciale del tessuto reticolare, punto centrale di vitalità e di nutrizione dell’ugna; ma la causa di questa irritazione, dalla quale risulta un cambiamento d’azione nella parte offesa ed in seguito i diversi fenomeni

  1. Rapport des trovaux scientifiques de l’Ècole royale vétérinaire d’Alfort, 1825.
  2. Nos. de janvier et de février 1828.