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trò una considerazione spiritualistica, politica, per cui l’educazione fisica in generale è considerata oggi dalla G. I. L. come quell’attività che educa armonicamente corpo e spirito ed è diretta, insieme a quella culturale e militare, alla formazione del cittadino soldato.

Instaurato tale nuovo concetto, non senza il conforto delle piú moderne vedute della scienza medica in materia, e precisate le finalità dell’educazione fisica nel campo giovanile, si sono fissati i criteri da seguire per le varie categorie di giovani e i metodi di insegnamento.

L’agonismo, lasciato specialmente ai giovani fascisti, non è praticato se non in misura molto limitata, e con le opportune cautele, dagli organizzati piú giovani. Se l’educazione fisica deve contribuire a portare i giovani al loro pieno e piú felice sviluppo somatico, essa deve attuarsi razionalmente, con un metodo graduale, tenendo conto di vari elementi fra i quali, in primo luogo, è l’età di chi è addestrato, considerata sotto gli aspetti fisico, fisiologico e psicologico. Bisogna perciò evitare innanzi tutto esercizi e diporti eccessivi, adatti agli adulti. Cosí l’educazione fisica raggiungerà il suo scopo, che è quello di contribuire in modo rilevante alla preparazione di una gioventú sana, robusta, volitiva, coraggiosa.


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