Pagina:Giovanni da Pian del Carpine - Opera dilettevole da intendere, nella qual si contiene doi itinerarij in Tartaria..., 1537.djvu/94

e quefìionando ciò intendeUa fare Ba’tothnoy per qfia aàorattorìepoe idolatria o altro errore*Fra; te Quijcarào Cremonefe che [arcuagli cofìumi, corfuetudine de T artari fi corno haueua impara to da Giorgirti nella Citta de quali detta Trtplhe ti in cafa delti Frati per fette anni era/imorato [opra quejìo certificando gli Fratiuhffe de far ido latria a B aiothnoy nulla dubitati i pero che non intede uoler quejìo da uoi * Ma infegno chel Papa gli fta fubielto 3 e tutta la Chiefa Romana cheper comandamento di Chaam credono da fuhiugare, uólgli fta fatto quefia nuerentia da qualunque caf pita qui a lui con amhafciarie. Per tanto tutti di*un mede fimo ammogli compagnipoi che circa talpe titione haueffero confultato deliberemo più tofìo effer decapitati che co fi adorando ingenochiarfi k Baiotbnoy, e ciò parte per conferuar fhenor della Chiefa uniuerfaleiparteper fchffar fcandolo con Giorgtni, Ameni,G reci, PerfianifT urchi^e tut tele gente Orientali 3 accio per quefia riuerentia diuulgata nel Leuante non fi deffe occafione e ma teria di far allegrar li nimici della Che fai concio; fta quefio foffe fegno deh fubietion, e tributo che