Pagina:Giovanni da Pian del Carpine - Opera dilettevole da intendere, nella qual si contiene doi itinerarij in Tartaria..., 1537.djvu/85

fo difopra contro tutta la Chrijlianitaja qual coi fa non uoleua che fapeffmo nouPertato partitici mormo pochi giorni, che rnaltra fiata ritornati ad effo,fletemo bene uno mefe con lui in tanta fa me,e fe te,che appena potcuamo uiuertimperoche le fpefe dotte per quatro giorni appena baflaueno per uno,ne poteuimo trcuar cofa alcuna da comi prarft, era lontano UpiaTgatNla il Signor Dio prouijie a noi, che un lauoratore d’oro Rutheno per nome detto Cofma molto amato da l’impera tore,alquanto ne fufìeto ♦ Cojìui n’hebbe monjlro la fedia de ^Imperatore,che haueua fatta nanti chelfoffe incoronato,elofuo figlilo che etiandio haueua lauorato ♦ Poi l’Imperatore mando per noi e fece dir per lo fuo Prothonofario Chyngay che uobffimo fervergli nofìri fatti, e porgerli a quel lo, laqualcofa fo effequita,e paffati molti giorni un’altra fiata ne fece chiamare, (f interrogo fefof fèapprefsoilPapa noflro, alcuno che fapeffe ini tender lingua,o T artarefca,o Saracina,o Ruthe na, alquaìe refjpondemo che niuna di quefìe littere haueuamo,ma chenepareua espediente fcriuefi fino i Saracini in Tartarefco,ene interpretaffii no,che noi in lingua nojlra poi iransferireffimo,c