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56 | Il libro del comando |
un branchettino, ferme ferme e tutte col muso per aria.»
— Se non l’avesse raccontato una bambina in quel modo, nessuno ci avrebbe creduto. Dopo qualche giorno tutti sapevano di questo libretto di Pietro, e naturalmente la cosa andò anche alle orecchie del priore. Un bel giorno s’imbatte in Pietro, e dopo aver discorso del più e del meno gli dice, così senza parere:
«So che tu hai un libro tanto bello: me lo devi far vedere.»
«Io non ho libri.»
«Tu l’hai, tu l’hai, me lo hanno detto.»
«Chi gliel’ha detto ha sbagliato.... e poi secondo lei, che ne dovrei far del libro, se non so leggere? Eppure l’avrebbe a sapere!»
— Il prete, che era un omo fine e che sapeva quale strumento fosse Pietro, vide subito che per quel verso non c’era da levargli nulla di sotto, lasciò andare, e mutò subito discorso. Ma dopo aver parlato un altro poco fece questa domanda:
«L’altro giorno non so chi mi disse che tu cercavi delle assi di castagno; io ce ne ho certe che feci anno di là, e che ora com’ora darei via volentieri anche per poco, perchè a dirla in confidenza, ho la nipote sposa, e son rimasto corto a quattrini. Se le vuoi comprare, fra me e te ci si accomoda.»