Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
52 | Il libro del comando |
fino al muro del cimitero; che lì era sdrucciolato sulle lastre fradicie e caduto colla faccia avanti, proprio quando gli era addosso e che gli pareva di doverlo troncare con una legnata. Nel mentre che si alzava, l’aveva visto sparire dalla strada e gli era parso, cioè per meglio dire aveva proprio visto lui scolpito, vestito di bianco, saltare come un gatto sul muro del cimitero, e crescere e diventare sempre più alto, sempre più alto.... cogli occhi rossi come il fuoco.... si era sentito levare il bastone di mano e nel tempo stesso dare una legnata sulla testa da sbalordir un bue.... si era voltato per tornare verso casa, e quell’ombra bianca lo aveva rincorso sempre ridendo... come il riso di un pazzo....
— A sentir quella storia nessuno ebbe coraggio di rimettere il naso fuor dell’uscio: e Santi e gli altri due stettero a dormire tutti li per quella notte.
— La mattina il fatto si sparse per tutto, e ci fu un gran dicerìo, perchè la cosa non era punto naturale. E Santi, che passava per uno dei ragazzi più coraggiosi di queste parti, da quella sera in poi non si riconosceva: non andò mica a ricercar di Pietro; e lo sfuggì sempre come il diavolo la croce. Quelle ragazze poi non ebbero più bene. Appena lontane cento braccia da casa erano sicure d’in